Ramaria botrytis (Pers:Fr) Riken
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Ramaria botrytis (Pers:Fr) Riken
Posto due immagini di R. botrytis; almeno, credo che sia lei.
Poi aggiungerò la microscopia.
Poi aggiungerò la microscopia.
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Re: Ramaria botrytis (Pers:Fr) Riken
...i tre colori non dovrebbero inculcarci dubbi
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Re: Ramaria botrytis (Pers:Fr) Riken
Ho eseguito la microscopia, indagando:
- giunti a fibbia delle ife prossime ai basidi
- spessore delle pareti delle ife
-dimensione dei basidi.
- dimensione delle spore
Come afferma Renato Bertagnolli ne: "Il Genere Ramaria, Sottogenere Ramaria) ed. C.M.L. feb. 2008, i caratteri microscopici suindicati sono molto importanti per separare le specie.
In modo particolare lo è la misura delle spore.
A mio avviso gli intervalli dimensionali riportati in letteratura ( compreso Corner) sono troppo ampi per essere effettivamenti derimenti.
La R. botrytis, per esempio, viene segnalata con queste misure : (9,6) 10,0 - 17,5 (18,5) x (3,7) 4,0-6,8 (7,2)
Se guardiamo gli intervalli, sia di lunghezza che di larghezza, vediamo che tra min e max c'è una distanza quasi doppia.
Nove micron sono una enormità e, sempre secondo me, non rappresentano minimamente la variabilità della specie.
Infatti quel "9,6" e quel "18,5" non sono associati ad alcuna percentuale.
Dunque non è dato di sapere quale sia il modello distributivo.
Non mi trovo nemmeno sull'ampiezza quantitativa, ma su questo aspetto non insisto: non ho studiato sufficienti basidiomi e di piu' località per escludere che esista effettivamente questo notevole delta tra min e max.
Per parte mia ho trovato le misure che riporto.
Il primo quadro si riferisce a misure da sporata rilevate ieri.
Ho misurato tutte le spore senza curarmi se fossero in posizione abaxiale o adaxiale.
La seconda tabella mostra invece le misure da medesima sporata ma del secondo giorno ( dopo disidratazione).
Le differenze tra primo e secondo giorno sono sensibili; mentre quelle tra misure abaxiali e adaxiali non lo sono; ergo, misurare le une o le altre separatamente ( o tutt'e due separatamente) e senza tenere conto di come si adagiano sul vetrino, non comporta differenze significative.
- giunti a fibbia delle ife prossime ai basidi
- spessore delle pareti delle ife
-dimensione dei basidi.
- dimensione delle spore
Come afferma Renato Bertagnolli ne: "Il Genere Ramaria, Sottogenere Ramaria) ed. C.M.L. feb. 2008, i caratteri microscopici suindicati sono molto importanti per separare le specie.
In modo particolare lo è la misura delle spore.
A mio avviso gli intervalli dimensionali riportati in letteratura ( compreso Corner) sono troppo ampi per essere effettivamenti derimenti.
La R. botrytis, per esempio, viene segnalata con queste misure : (9,6) 10,0 - 17,5 (18,5) x (3,7) 4,0-6,8 (7,2)
Se guardiamo gli intervalli, sia di lunghezza che di larghezza, vediamo che tra min e max c'è una distanza quasi doppia.
Nove micron sono una enormità e, sempre secondo me, non rappresentano minimamente la variabilità della specie.
Infatti quel "9,6" e quel "18,5" non sono associati ad alcuna percentuale.
Dunque non è dato di sapere quale sia il modello distributivo.
Non mi trovo nemmeno sull'ampiezza quantitativa, ma su questo aspetto non insisto: non ho studiato sufficienti basidiomi e di piu' località per escludere che esista effettivamente questo notevole delta tra min e max.
Per parte mia ho trovato le misure che riporto.
Il primo quadro si riferisce a misure da sporata rilevate ieri.
Ho misurato tutte le spore senza curarmi se fossero in posizione abaxiale o adaxiale.
La seconda tabella mostra invece le misure da medesima sporata ma del secondo giorno ( dopo disidratazione).
Le differenze tra primo e secondo giorno sono sensibili; mentre quelle tra misure abaxiali e adaxiali non lo sono; ergo, misurare le une o le altre separatamente ( o tutt'e due separatamente) e senza tenere conto di come si adagiano sul vetrino, non comporta differenze significative.
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Re: Ramaria botrytis (Pers:Fr) Riken
Vedete come sono piu' credibili gli intervalli tra min e max e come sia migliore l'intorno della media, espresso dal primo e terzo quartile?
Ecco il sommario del secondo giorno:
Le sigle sono intuitive:
adalung= adaxiale lunghezza
adalarg= adaxiale larghezza
abalung= abaxiale lunghezza
abalarg= abaxiale larghezza
Ecco il sommario del secondo giorno:
Le sigle sono intuitive:
adalung= adaxiale lunghezza
adalarg= adaxiale larghezza
abalung= abaxiale lunghezza
abalarg= abaxiale larghezza
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Re: Ramaria botrytis (Pers:Fr) Riken
Il test t di Student ci conferma che c'è differenza tra la seriazione del primo e quella del secondo giorno, pure se le misure sono state eseguite sulla medesima sporata.
Il p-value è molto basso, per cui non c'è alcuna probabilità che le differenze non siano altamente significative.
Il p-value è molto basso, per cui non c'è alcuna probabilità che le differenze non siano altamente significative.
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Re: Ramaria botrytis (Pers:Fr) Riken
A conforto del fatto che non vi siano differenze apprezzabili tra le misure adaxiali e quele abaxiali, allego due grafici.
Il primo, mostra gli istogrammi relativi alle misure delle medie delle lunghezze e larghezze.
Il secondo mostra dei cerchi concentrici.
Ad ogni cerchio corrisponde un coefficiente di correlazione ( minimo al centro e massimo in periferia)
Posto = 0 il punto d'incrocio tra due variabili (lunghezza e larghezza abaxiali), il grafico restituisce il posizionamento delle altre.
Come si può vedere la dispersione e minima perchè i valori si addensano verso il centro e quindi con medesimo coefficiente di correlazione.
Il primo, mostra gli istogrammi relativi alle misure delle medie delle lunghezze e larghezze.
Il secondo mostra dei cerchi concentrici.
Ad ogni cerchio corrisponde un coefficiente di correlazione ( minimo al centro e massimo in periferia)
Posto = 0 il punto d'incrocio tra due variabili (lunghezza e larghezza abaxiali), il grafico restituisce il posizionamento delle altre.
Come si può vedere la dispersione e minima perchè i valori si addensano verso il centro e quindi con medesimo coefficiente di correlazione.
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