Commestibilità

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mfilippa
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Commestibilità

Messaggio da mfilippa »

Ciao a tutti,
mi trovo a dover ragionare di commestibilità dei funghi.
Ora, mentre è ovvio che ci sono funghi commestibili (che cioè non provocano mai avvelenamenti) e funghi velenosi (che provocano sempre avvelenamenti), vorrei definire alcune fattispecie... ibride!
Fermo restando che intendo definire "non commestibili" i funghi che in pratica non possono essere mangiati per consistenza da corteccia di sughera o sapore schifoso, e "tossici" (o "velenosi") quelli che provocano sempre avvelenamenti se li mangiamo, mi chiedo come definire:
1) funghi tradizionalmente consumati, ma che incorrettamente trattati o consumati in grosse quantità possono provocare malesseri non gravi (tipo Armillaria mellea), e che quindi continuano a essere mangiati e commerciati; potrebbe starci anche Clitocybe nebularis(?);
2) funghi più o meno diffusamente consumati, ma che in certe condizioni possono provocare sindromi gravissime, anche mortali (Gyromitra esculenta, Paxillus involutus); potrebbe starci anche Tricholoma equestre?
3) funghi che pur non avendo mai prodotto intossicazioni hanno mostrato di contenere sostanze tossiche e quindi prudenzialmente da evitare (per quanto ne so io Helvella crispa :cry: sarebbe il caso).
Che sappiate, qualcuno ha già definito in qualche modo questi casi (tipo ad es. "pericoloso" o "infido" heheh?)
Perché io rifiuto di chiamare "mortale" T. equestre allo stesso modo di Amanita phalloides... Ma non vorrei inventare definizioni fantasiose e cervellotiche finendo poi col capire che ho scoperto l'acqua calda...
carlo
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Re: Commestibilità

Messaggio da carlo »

Per me te ne esci solo applicando la commestibilità attraverso l'utilizzo delle liste delle specie commercializzabili...
Questa potrà far storcere il naso ma è la Legge :bye:

P.s. quando finisci mi dai una bella ricetta per l' Arrhenia spathulata ? :lol:
mfilippa
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Re: Commestibilità

Messaggio da mfilippa »

Sì Carlo, ma sai che a me l'approccio "facile" non piace...
Preferisco cercare di dire quanto se ne sa scientificamente (opportunamente semplificato perché io lo possa capire), piuttosto che basarmi su un elenco che ci ha fatti ridere tutti quanti a crepapelle la prima volta che l'abbiamo letto :lol:
che usa nomi errati e/o antidiluviani e contemporaneamente apre a cose come queste qui sotto, oltre a quella detta da Carlo:

Cantharellus albidus Fr. 1821, (also see Species Fungorum: Gerronema albidum); Marasmiaceae :shock:
Cantharellus alveolaris (DC.) Fr. 1821, (also see Species Fungorum: Polyporus alveolaris); Polyporaceae
Cantharellus anthracophilus Lév. 1843, (also see Species Fungorum: Faerberia carbonaria); Polyporaceae
Cantharellus aurantiacus Krombh., (also see Species Fungorum: Hygrophoropsis aurantiaca); Hygrophoropsidaceae :shock:
Cantharellus clavatus (Pers.) Fr. 1821, (also see Species Fungorum: Gomphus clavatus); Gomphaceae
Cantharellus confluens (Schwein.) Schwein. 1832, (also see Species Fungorum: Byssomerulius corium); Phanerochaetaceae
Cantharellus crispus Pers. 1794, (also see Species Fungorum: Plicaturopsis crispa); Agaricales
Cantharellus fimbriatus Weinm. 1828, (also see Species Fungorum: Cotylidia undulata); Agaricomycetes
Cantharellus multiplex (Cooke & Massee) Lloyd 1920, (also see Species Fungorum: Podoserpula pusio); Amylocorticiaceae
Leccinum constrictum (Pers.) Gray 1821, (also see Species Fungorum: Gyroporus cyanescens); Gyroporaceae
Leccinum fragrans (Vittad.) Šutara 1989, (also see Species Fungorum: Boletus fragrans); Boletaceae
Leccinum piperatum (Bull.) Gray 1821, (also see Species Fungorum: Chalciporus piperatus); Boletaceae
Leccinum rubeolarium (Sowerby) Gray 1821, (also see Species Fungorum: Boletus luridus var. luridus); Boletaceae
Leccinum subtomentosum (L.) Gray 1821, (also see Species Fungorum: Boletus subtomentosus); Boletaceae

roba da ospedale :ambul:
DanieleU
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Re: Commestibilità

Messaggio da DanieleU »

Aggiungerei un'altro aspetto ( non so se in sintonia con gli obiettivi di Mario): la pericolosità dovuta ai radionuclidi.
mfilippa
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Re: Commestibilità

Messaggio da mfilippa »

Sì, se ne accenna unitamente ai metalli pesanti. E' un aspetto "ibrido", nel senso che la tossicità deriva da un inquinamento ambientale (quindi esogena) ma il fatto che alcune specie assorbano e concentrino centinaia di volte certe sostanze tossiche, ed altre specie non lo facciano, ovviamente riconduce alle caratteristiche proprie del fungo. Quindi rimane più "igienico" consumare alcuni funghi ed evitarne altri. :bye:
patty
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Re: Commestibilità

Messaggio da patty »

Leggendo qua e là, qualche possibile idea:

FUNGHI CRITICI: 1) funghi tradizionalmente consumati, ma che incorrettamente trattati o consumati in grosse quantità, o per intolleranza individuale possono provocare malesseri non gravi (tipo Armillaria mellea), e che quindi continuano a essere mangiati e commerciati; potrebbe starci anche Clitocybe nebularis(?); direi che C.nebularis ci sta, come pure alcune boletacee (B.luridus,erythropus…)

FUNGHI POTENZIALMENTE VELENOSI: 2) funghi più o meno diffusamente consumati, ma che in certe condizioni possono provocare sindromi gravissime, anche mortali (Gyromitra esculenta, Paxillus involutus); potrebbe starci anche Tricholoma equestre? secondo me, sì

3) FUNGHI SOSPETTI: funghi che pur non avendo mai prodotto intossicazioni hanno mostrato di contenere sostanze tossiche e quindi prudenzialmente da evitare (per quanto ne so io Helvella crispa sarebbe il caso).

:bye:
mfilippa
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Re: Commestibilità

Messaggio da mfilippa »

Grazie Patty, gentile come sempre :D e risposta pertinente!
Anche se far passare A. mellea come "critica" dalle nostre parti è dura :lol:
Io per "sospetto" intenderei un fungo che non si sa ancora con certezza se è stato responsabile di una certa sindrome. Esempio, se si scopre che un Phlegmacium giallo ha mandato gente all'ospedale, come si fa a sapere qual è? Normalmente si taglia corto dicendo di evitare di consumare tutti i Phlegmacium gialli... Anche se non è detto che siano tutti tossici.
Ma forse ormai il termine "sospetto" si è evoluto diversamente in letteratura, anzi mi sembrava quasi sparito...
:bye:
Micogian
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Re: Commestibilità

Messaggio da Micogian »

Nella Regione Friuli Venezia Giulia è stata inserita nella Legge sulla Raccolta Funghi, una Lista "semplificata" delle specie commestibili e non.
Vengono indicati Funghi a commestibilità non condizionata, Funghi a commesitibilità condizionata, Funghi sospetti e funghi mortali.

Questa è la Lista, che tra l'altro è utilizzata al fine del superamento del colloquio per il conseguimento dell'autorizzazione alla raccolta. http://www.comune.vitodasio.pn.it/repos ... funghi.pdf

Gianni :bye:
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Re: Commestibilità

Messaggio da mfilippa »

:) Bella iniziativa, complimenti alla tua Regione Micogian!
Non avrei detto che i piopparelli necessitassero di cure particolari o lunga cottura, non ho mai sentito di problemi in merito... Specialmente a persone che mangiano gli Hebeloma :shock:
:lol:
bruno
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Re: Commestibilità

Messaggio da bruno »

Ciao a tutti,

credo che ciò che ha sintetizzato Patty sia il modo migliore per tentare di catalogare i funghi sotto l'aspetto della
loro commestibilità, però volevo farvi una domanda: sapete spiegarmi meglio quando è opportuno usare l'aggettivo
Tossico anziche Velenoso e viceversa?

ciao e grazie

bruno

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Re: Commestibilità

Messaggio da mauroboleto »

mfilippa ha scritto::)
Non avrei detto che i piopparelli necessitassero di cure particolari o lunga cottura, non ho mai sentito di problemi in merito...
:lol:
Ciao Mario, anche se da me praticamente nessuno raccoglie i piopparelli ... sono riuscito a far danni! :(
Un paio di inverni fa, un mio amico (che è anche medico di base) se ne arrivò con un bel cespo di piopparelli raccolti su una vecchia "arbre-pina" (Populis nigra var. italica, almeno credo). Io gli dissi "Mangiali pure, sono dei funghi che vengono anche coltivati...", peccato che sia lui che il suo vicino di casa ebbero dei disturbi gastrointentinali anche abbastanza intensi (sintomi descritti da un medico!)
Io avevo pensato a intolleranza o quant'altro; ovviamente non avevo mai sentito neanche di io di problemi con i piopparelli.
ora Micogian mi ha illuminato :oops:
ciao a tutti :bye:
mauro
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Re: Commestibilità

Messaggio da carlo »

Non c'entra granchè con il topic ma ci sarebbero trattati da scrivere sui comportamenti al cospetto dei funghi che avvengono nelle abitazioni :shock:
Non c'entrano con tossicità intrinseche o intolleranze individuali...Ve ne racconto velocemente due freschissime:
A) Funghi legati strettamente in una busta per qualche giorno per favorirne l'uscita dei vermi :ambul:
B) Tartufi comprati per farne regalo (tartufi che magari sono stati scavati 10-15 giorni prima) e prima di essere regalati lavati... perche? Per togliere la terra...Chissà quanti giorni dopo saranno consumati... :ambul:

La stupidaggine vince e solo qualche volta è superata...dall'egoismo :cry:
Micogian
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Re: Commestibilità

Messaggio da Micogian »

Ho avuto modo di sentire più volte Claudio Angelini che è tra gli autori della Legge regionale e della Lista dei funghi commestibili e non, che ha sempre sostenuto che il 70% dei ricoveri ospedalieri a causa dei funghi è dato da specie normalmente commestibili, in gran parte dovute a una cattiva conservazione.

Gianni
Geotropa
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Re: Commestibilità

Messaggio da Geotropa »

:oops:
Per me i funghi sono :
1)Di Digeribilità sconosciuta
2)Digeribili post trattamento
3)Non digeribili
4)Digeribili
5)Tossici
6)Tossico-mortali
:cong:
mfilippa
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Re: Commestibilità

Messaggio da mfilippa »

Ho avuto modo di sentire più volte Claudio Angelini
Ho letto una sua corposa pubblicazione sull'argomento, e sarebbe interessante se tu potessi convincerlo a partecipare alla discussione!
Se poi si iscrive al Forum meglio ancora...! :cin:
:bye:
Ripartites
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Re: Commestibilità

Messaggio da Ripartites »

Salve, sono Claudio Angelini .... e:
1- sono iscritto ad Actafungorum da mo' ....
2- dove è scritto che Agrocybe aegerita nella legge del Fiuli ha bisogno di lunga cottura? Non mi risulta: è messo tra le specie a commestibilità NON condizionata.
3- non ho capito quale sia la domanda o la questione posta da questo forum alla quale si dovrebbe risponder o dovrei rispondere ... mi pare tanto un chiaccherata poco scientifica e dove si usano spesso dei termini in maniera poco corretta e/o di fantasia... tipo "intolleranza" ... senza sapere cosa in realtà voglia dire il termine intolleranza ...

Per cui, se per caso voleste sapere come la penso, dovreste porre delle domande chiare e semplici, una allla volta .... e proverò a rispondere .... di certo non posso rispondere sulla "commestibilità" dei funghi in generale .... altrimenti dovrei fare un trattato (un altro!) ...

ciao
Micogian
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Re: Commestibilità

Messaggio da Micogian »

Ripartites ha scritto:2- dove è scritto che Agrocybe aegerita nella legge del Fiuli ha bisogno di lunga cottura?
Stava scritto nell'elenco fornito dal Comune di Vito d'Asio e linkato in precedenza, pagina che "qualcuno" si è premurato di togliere.

Gianni
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Re: Commestibilità

Messaggio da Ripartites »

beh, allora ... che si suggeriscano link più seri ...

ciao
mfilippa
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Re: Commestibilità

Messaggio da mfilippa »

1- sono iscritto ad Actafungorum da mo' ....
Chiedo scusa Ripartites, non ho scorso l'elenco dei partecipanti ad Acta... :sorry:
La domanda era questa:
Che sappiate, qualcuno ha già definito in qualche modo questi casi (tipo ad es. "pericoloso" o "infido" heheh?)
Perché io rifiuto di chiamare "mortale" T. equestre allo stesso modo di Amanita phalloides... Ma non vorrei inventare definizioni fantasiose e cervellotiche finendo poi col capire che ho scoperto l'acqua calda...
posta nel primo messaggio.
mi pare tanto un chiaccherata poco scientifica
Lo so, se già fossi stato ferrato sull'argomento non avrei chiesto aiuto :D
si usano spesso dei termini in maniera poco corretta e/o di fantasia...
il motivo della richiesta era esattamente quello di evitare il proliferare di termini di quel tipo, proprio quando dicevo (sempre nel primo messaggio)
Ma non vorrei inventare definizioni fantasiose e cervellotiche finendo poi col capire che ho scoperto l'acqua calda...
:bye:
Micogian
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Re: Commestibilità

Messaggio da Micogian »

Mi scuso per aver beccato un sito con un elenco sbagliato, questo dovrebbe essere più attendibile, è il DGR 3010 DD 7.12.2006 della Regione Friuli Venezia Giulia:
http://www.funghiitaliani.it/micologia/ ... to3010.pdf

Gianni
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Re: Commestibilità

Messaggio da mykol »

Mario, visto lo scopo del libro cui si riferisce questa discussione si potrebbe risolvere il problema semplicemente dicendo che per identificare i funghi raccolti e conoscerne la commestibilità è indispensabile rivolgersi all'apposito servizio dell'ASL.

D'altronde in Italia i funzionari delle ASL addetti al servizio sono le uniche persone autorizzate ad esprimere giudizi in merito nei confronti dei consumatori(così sostengono diversi micologi dell'ASL con i quali ho avuto occasione di parlarne, ad esempio durante i comitati organizzati dal gruppo di Boves).
Probabilmente nemmeno i Periti micologi iscritti all'albo possono legalmente farlo.
mfilippa
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Re: Commestibilità

Messaggio da mfilippa »

Bè, ovvio che diciamo che per sapere se i funghi sono commestibili la gente deve andare al controllo!
Ma cosa dovremmo fare, NON scrivere sotto alla foto della A. phalloides che è mortale? NON scrivere sotto alla foto dell'ovolo che è commestibile?
Mi chiedevo solo se qualcuno ha già iniziato a definire sotto il punto di vista della commestibilità specie come H. crispa che contiene giromitrina ma non ha mai provocato (a quanto so) sindrome giromitrica, o come T. equestre che se non ti ostini a mangiarlo e rimangiarlo e rimangiarlo non ti uccide, come P. involutus, A. mellea che è un caso diverso ma che è anche diversa da A. rubescens e da C. atramentarius ecc.
Se nessuno ha mai utilizzato termini adeguati ne creeremo qualcuno noi e chi verrà dopo, se vorrà, ci seguirà :D, altrimenti libero di infischiarsene tranquillamente ed inventarne altri...!
Ma prima di far questo chiedevo se qualcuno sa se tali termini esistono già.
Insomma, la tipica risposta utile sarebbe come quella di Patty poco più sopra...
Come risposta possono bastare titoli di libri o link!
Grazie! :bye:
Micogian
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Re: Commestibilità

Messaggio da Micogian »

Il fatto è che se stiamo descrivendo un fungo è possibile specificare con maggiore dettaglio l'eventuale commestibilità o tossicità.
Mi viene in mente invece che nelle Mostre micologiche vengono utilizzati dei cartellini che hanno una indicazione semplificata.
Ad esempio noi utilizziamo cartellini con indicazione di "Velenoso mortale, Velenoso, Sospetto, Non Commestibile, Commestibile, Senza valore".
Questi sono i termini utilizzati. Si tratta poi di chiarire se "Velenoso" e "Tossico" siano sinonimi o ci possa essere una differenza.
Difficile mettere in un cartellino una indicazione del tipo "Commestibilità condizionata" perchè avrebbe bisogno di una spiegazione.
Già riscontriamo che alcune indicazioni sono fonte di discussione, specialmente con specie che solo recentemente sono state considerate tossiche ma che molti hanno sempre consumato.

Gianni :bye:
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Re: Commestibilità

Messaggio da mfilippa »

Velenoso mortale, Velenoso, Sospetto, Non Commestibile, Commestibile, Senza valore
questi sono appunto i termini "classici". Dove sta l'Armillaria? Dove T. equestre?
Se io fossi su un'isola deserta senza cibo, e trovassi il T. equestre, ci farei un pensierino... un po' meno P. involutus... Se trovassi A. phalloides no :D
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Re: Commestibilità

Messaggio da Micogian »

Se dovessimo seguire la Lista allegata alla Legge Regionale del Friuli Venezia Giulia avremmo:

Funghi a commestibilità NON condizionata
Funghi a commestibilità condizionata
Funghi sospetti
Funghi tossici
Funghi mortali


Ai quali si potrebbe aggiungere alcuni dei termini classici come
Funghi non commestibili
Funghi senza valore


Il problema resta che una indicazione "Funghi a commestibilità condizionata" in un cartellino è piuttosto vaga.

Gianni :bye:
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Re: Commestibilità

Messaggio da Agaricus »

ciao a tutti,
certo che in questo campo ci sono molte diverse interpretazioni sul come "classificare" i fungh; nelle mostre organizzate dal mio Gruppo abbiamo adottato le seguenti diciture nei cartellini; però i soci che presidiano la mostra spiegano ai visitatori il loro significato.
1) Commestibili: che si possono mangiare tranquillamente dopo adeguata cottura.
2) Commestibili con cautela: lunga cottura, pre bollitura, non congelarli da freschi, ecc.
3) Commestibilità non accertata: specie di raro consumo di cui non si hanno dati certi sulla commestibilità-tossicità.
Sospetti: funghi che sembra abbiano causato delle intossicazioni o di cui ci sono pareri discordi tra i diversi autori.
Tossici: che procurano delle leggere e temporanee intossicazioni senza strascici per l'organismo (es. A. Xanthodermus).
velenosi: che procurano una sintomatologia anche grave, ma che in genere hanno una decorrenza benigna, pur lasciando qualche temporaneo strascico.
Mortali: funghi potenzialmente mortali anche in relazione alla quantità assunta, provocano gravi avvelenamenti , spesso con decorso funesto.
bruno
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Re: Commestibilità

Messaggio da bruno »

Ciao,

mi rispondo da solo intorno al concetto di tossicità e velenosità:

io credo che ai funghi non si possa attribuire l'aggettivo Tossico ma solo Velenoso, in quanto è solo la dose di una sostanza che può attribuirne la sua tossicità, quindi più agevolmente e drasticamente io distinguerei i funghi nella loro caratteristica di commestibilità semplicemente in:

Velenoso e Velenoso mortale

poi ognuno che si mangiasse quello che vuole....ed io non vi disturbo più.

ciao

bruno
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Re: Commestibilità

Messaggio da mfilippa »

Scusa Bruno, la tua richiesta su tossicità e velenosità è passata in silenzio...!
Secondo me la tossicità è una caratteristica che ha ogni sostanza, e che può essere bassa o alta, in modo inversamente proporzionale alla dose che possiamo ingerire impunemente. Ovviamente questo si applica anche alle sostanze veramente alimentari.
Normalmente riguardo ai funghi si parlava di funghi tossici per quelli che provocano conseguenze non gravi, e i velenosi in pratica sono molto tossici. I velenosi mortali sono... ancora più velenosi dei velenosi. E i commestibili sono così poco tossici da poter essere consumati. Anche se la suddivisione non è scientifica, perché il tutto non è divisibile in bianco e nero ma ha infiniti "toni di grigio" e dipende dalle sensibilità individuali.
Poi, non sono io l'esperto in queste cose :D
:bye:
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Re: Commestibilità

Messaggio da mykol »

penso che abbiate tutti ragione, ma in questo caso visto che il libro (che in pratica fai tu Mario, come sempre ottimamente) è fatto dall'ASL, secondo me dovrebbe riportare come commestibili solo le specie legalmente ammesse alla vendita nel territorio di competenza dell'ASL stessa) e che i funzionari della medesima possono indicare come tali a chi sottopone i funghi al loro controllo.

Vorrei sentire i commenti di qualcuno cui i funzionari dell'ASL dicono che un certo fungo non è commestibile (visto che non è compreso nell'elenco dei vendibili) quando vedono che sul libro fatto (nominalmente) dall'ASL stessa è indicato come commestibile ! E quando il malcapitato arriverà col libretto in mano cosa gli dicono ?

Sed lex, dura lex !
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Re: Commestibilità

Messaggio da mfilippa »

Hai toccato un punto dolente mykol :cry: al quale non avevo ancora pensato :wall:
Ma se "scema lex est" non possiamo cambiarla? Almeno ci proverò. :innocent:
Forse può bastare una nota dell'ASL che chiarisca che può certificare solo i funghi commerciabili e pubblicare l'elenco. Ma siamo sicuri che è proprio così? C'è scritto nella legge? Boh!
Comunque io rigetto fermamente il concetto secondo il quale i funghi sono commestibili o velenosi per legge. :nono: E' la legge che si adegua (più o meno tempestivamente) alle conoscenze scientifiche, non viceversa. Ovvio, no? :D E chi è che deve far notare queste cose...?
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