Lactarius dall'Austria
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Lactarius dall'Austria
ciao a tutti propongo un gruppetto di lattari trovati in un bosco austriaco, il ritrovamento è stato fatto in un tratto tra betulle e abeti rossi.
la specie in questione mi tormenta assai piu che altro per il latice biancastro, poco ialino, cosa che trovai in un ritrovamento fatto nella stesso punto (varia di un paio di metri) nel 2014 e che mi convinse fosse Lactarius helvus.
il resto delle caratteristiche macro combaciano,
pileo depresso-imbutiforme, grinzoso-feltrato con toni miscelati dall'ocra carnicino al fulvo rossastro.
il gambo subconcolore lievemente piu chiaro e con tinte rosate. base con feltro biancastro.
lamelle subdecorrenti con qualche forcatura, toni che vanno dal bianco crema con riflessi rosati ed alcuni piu maturi con tonalita giallognole, alla pressione si fratturano facilmente.
carne biancastra, odore aromatico come di liquerizia, latice bianco, ma inizialmente per qualche secondo leggermente opalescente poi biancastro, sapore assaggiato per una decina di secondi ,dolciastro o lievemente amaragnolo non certamente acre.
se non fosse per quel latice bianco avrei ribatezzato la specie come helvus ma rimango nel forte dubbio.
mi rimane da pensare al Lactarius badiosanguineus ma dovrebbe avere toni piu vivi rosso violacei del pileo e lamelle piu cariche sull'arancio giallognolo.
ho scartato il rufus per assenza totale in tutti gli esemplari di umboncino al centro e per il latice da subito acre.
attendo qualche ipotesi illuminante se vi sono
io per ora mi fermo a queste due specie pur scrutandone altre.
la specie in questione mi tormenta assai piu che altro per il latice biancastro, poco ialino, cosa che trovai in un ritrovamento fatto nella stesso punto (varia di un paio di metri) nel 2014 e che mi convinse fosse Lactarius helvus.
il resto delle caratteristiche macro combaciano,
pileo depresso-imbutiforme, grinzoso-feltrato con toni miscelati dall'ocra carnicino al fulvo rossastro.
il gambo subconcolore lievemente piu chiaro e con tinte rosate. base con feltro biancastro.
lamelle subdecorrenti con qualche forcatura, toni che vanno dal bianco crema con riflessi rosati ed alcuni piu maturi con tonalita giallognole, alla pressione si fratturano facilmente.
carne biancastra, odore aromatico come di liquerizia, latice bianco, ma inizialmente per qualche secondo leggermente opalescente poi biancastro, sapore assaggiato per una decina di secondi ,dolciastro o lievemente amaragnolo non certamente acre.
se non fosse per quel latice bianco avrei ribatezzato la specie come helvus ma rimango nel forte dubbio.
mi rimane da pensare al Lactarius badiosanguineus ma dovrebbe avere toni piu vivi rosso violacei del pileo e lamelle piu cariche sull'arancio giallognolo.
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Re: Lactarius dall'Austria
qui allego il ritrovamento fatto nello stesso punto nel settembre 2014
era uno solo ma molto simile nei caratteri con tonalità piu chiare.
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Re: Lactarius dall'Austria
ciao Thomas...sei sicuro che non c'era anche qualche ontano? Ci vedo un Lactarius lilacinus, ma questa specie cresce in associazione con Alnus.
Ciao Lillo
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Re: Lactarius dall'Austria
non è lo stesso punto....il primo cresce tra muschi, il secondo tra aghi....quest'ultima che hai postato, crescente su lettiera di Picea, mi sembra Lactarius spinosulus
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Re: Lactarius dall'Austria
no Lillo quello che vedi tra aghi è solo stato solo spostato per la foto perchè in piano.
la zona la ricordo a memoria ogni volta che vado, il muschio è appena sopra la lettiera di aghi, distante un paio di metri in una piccola costa in salita tra betulle e pecci.
stavolta per fargli le foto mi son dovuto puntare con piedi e ginocchia.
per quanto riguarda le tue ipotesi che avevo cmq ricercato, son quasi sicuro che che non ci sono ontani, solo betulle di latifoglia e piu in basso il faggio sempre misto a pecci.
il lilacinus per questo l'avevo scartato.
mentre mi balenava l'idea del spinosulus anche se i peli marginali non sembrano esserci.
la zona la ricordo a memoria ogni volta che vado, il muschio è appena sopra la lettiera di aghi, distante un paio di metri in una piccola costa in salita tra betulle e pecci.
stavolta per fargli le foto mi son dovuto puntare con piedi e ginocchia.
per quanto riguarda le tue ipotesi che avevo cmq ricercato, son quasi sicuro che che non ci sono ontani, solo betulle di latifoglia e piu in basso il faggio sempre misto a pecci.
il lilacinus per questo l'avevo scartato.
mentre mi balenava l'idea del spinosulus anche se i peli marginali non sembrano esserci.