Agaricus sez Arvenses
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Agaricus sez Arvenses
ciao a tutti.
stavolta propongo un prataiolo ingiallente con crescita boschiva facente parte del gruppo Arvenses.
3 esemplari distanti di una decina di metri dal piccolo sentiero sotto ad un paio di abeti rossi.
carpofori massicci con toni del pileo da subito anche nel giovane bianco-giallognolo e macchie piu ocracee, ricoperto di fioccosità, piu evidenti ai bordi per residui di velo generale.
lamelle fitte nel giovane color rosa chiaro per diventare nei esemplari maturi color bruno tabacco.
anello semplice ampio che evidenzia nel giovane esemplare squame a ruota dentata..
gambo robusto non troppo slanciato ricurvo verso la base che è bulbosa-arrotondata non propriamente marginata.
odore di mandorle gradevole classico dei buon prataioli.
la sezione presenta un gambo cavo con carne biancastra leggermente rosata nei pressi della corteccia in zona medio alta, con piccole macchie giallastre.
ora io andavo sulla ipotesi quasi certa per Agaricus essettei il silvicola piu robusto di conifere montane, ma l'ingiallimento gia da giovane, il bulbo arrotondato semi-marginato, crescente sotto peccio, associando il tutto alla dimensioni robuste mi han portato anche verso Agaricus tenuivolvatus
non penso si tratti di A. macrocarpus perchè secondo il Cappelli il pileo rimane bianco a lungo, mentre l'ingiallimento questi gia presentavano un ingiallimento anche nel giovane fresco, il viraggio ocraceo al tocco poi era abbastanza immediato.
sono funghi austriaci che per ovvie ragioni non ho portato a casa per seccare.
giusto per sapere le vostre opinioni grazie.
stavolta propongo un prataiolo ingiallente con crescita boschiva facente parte del gruppo Arvenses.
3 esemplari distanti di una decina di metri dal piccolo sentiero sotto ad un paio di abeti rossi.
carpofori massicci con toni del pileo da subito anche nel giovane bianco-giallognolo e macchie piu ocracee, ricoperto di fioccosità, piu evidenti ai bordi per residui di velo generale.
lamelle fitte nel giovane color rosa chiaro per diventare nei esemplari maturi color bruno tabacco.
anello semplice ampio che evidenzia nel giovane esemplare squame a ruota dentata..
gambo robusto non troppo slanciato ricurvo verso la base che è bulbosa-arrotondata non propriamente marginata.
odore di mandorle gradevole classico dei buon prataioli.
la sezione presenta un gambo cavo con carne biancastra leggermente rosata nei pressi della corteccia in zona medio alta, con piccole macchie giallastre.
ora io andavo sulla ipotesi quasi certa per Agaricus essettei il silvicola piu robusto di conifere montane, ma l'ingiallimento gia da giovane, il bulbo arrotondato semi-marginato, crescente sotto peccio, associando il tutto alla dimensioni robuste mi han portato anche verso Agaricus tenuivolvatus
non penso si tratti di A. macrocarpus perchè secondo il Cappelli il pileo rimane bianco a lungo, mentre l'ingiallimento questi gia presentavano un ingiallimento anche nel giovane fresco, il viraggio ocraceo al tocco poi era abbastanza immediato.
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Re: Agaricus sez Arvenses
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Re: Agaricus sez Arvenses
secondo me è un A. sylvicola
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Re: Agaricus sez Arvenses
Grazie Lillo della tua determina,
il sylvicola che io intendo essettei esclusivo di conifera anche se il nome corrente è il precedente.
quindi scarteresti l'ipotesi tenuivolvatus per l'assenza fioccosità alla base??
il sylvicola che io intendo essettei esclusivo di conifera anche se il nome corrente è il precedente.
quindi scarteresti l'ipotesi tenuivolvatus per l'assenza fioccosità alla base??
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Re: Agaricus sez Arvenses
Le due specie sono ben differenziate microscopicamente soprattutto per i differenti cisti. Ciò premesso, macroscopicamente A. tenuivolvatus, oltre ad essere più robusto e virante al minimo tocco, presenta il cappello con cospicui residui fioccosi di velo, che qui non vedo. Il cappello mi sembra glabro
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Re: Agaricus sez Arvenses
ok grazie Lillo delle tue spiegazioni.
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Re: Agaricus sez Arvenses
ciao Thomas,La Chiusa Lillo ha scritto:secondo me è un A. sylvicola
sono dello stesso parere di Lillo,
un salutone,
Ennio.
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Re: Agaricus sez Arvenses
grazie anche a te Ennio, prendo su sulla fiducia della vostra esperienza nel campo dei Agaricus
quindi era meglio che rimanevo sulla opzione quasi certa del sylvicola-essettei.
lo sapevo che è sempre la prima che conta
quindi era meglio che rimanevo sulla opzione quasi certa del sylvicola-essettei.
lo sapevo che è sempre la prima che conta
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Re: Agaricus sez Arvenses
Ciao Thomas,
nel genere Agaricus la morfologia dei carpofori è molto variabile anche nell'ambito di una stessa raccolta, quindi a volte solo macroscopicamente si è incerti nel discernere tra specie simili, la microscopia e le reazioni macro-chimiche ci aiutano nella corretta determinazione e nonostante questo a volte si rimane nel dubbio (almeno io),
un salutone,
Ennio.
PS: ti allego una mia raccolta di A. tenuivolvatus fatta in abetaia a Ravascletto (UD).
nel genere Agaricus la morfologia dei carpofori è molto variabile anche nell'ambito di una stessa raccolta, quindi a volte solo macroscopicamente si è incerti nel discernere tra specie simili, la microscopia e le reazioni macro-chimiche ci aiutano nella corretta determinazione e nonostante questo a volte si rimane nel dubbio (almeno io),
un salutone,
Ennio.
PS: ti allego una mia raccolta di A. tenuivolvatus fatta in abetaia a Ravascletto (UD).
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Re: Agaricus sez Arvenses
ciao Ennio, per me ci vuole una che complementa l'altra.
per quanto riguarda la tua foto, lo vedo molto biancastro come tenuivolvatus.
perchè leggevo nella chiave del Cappelli che gia da giovane prende tinte giallastre.
per quanto riguarda la tua foto, lo vedo molto biancastro come tenuivolvatus.
perchè leggevo nella chiave del Cappelli che gia da giovane prende tinte giallastre.
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Re: Agaricus sez Arvenses
ciao Thomas,micotom ha scritto:ciao Ennio, per me ci vuole una che complementa l'altra.
per quanto riguarda la tua foto, lo vedo molto biancastro come tenuivolvatus.
perchè leggevo nella chiave del Cappelli che gia da giovane prende tinte giallastre.
questi sono giovani esemplari e non sono stati "manipolati" quindi il giallo ancora non è evidente, inoltre la foto è stata scannerizzata da dia e i colori possono non essere riprodotti fedelmente.
Per quanto riguarda la specie ti posso garantire che trattasi di A. tenuivolvatus, la determinazione è stata fatta collegialmente assieme a altri appassionati di Agaricus dei Gruppi AMB di Macerata, Bolzano e Villa D'Ogna durante un soggiorno di studio nelle Alpi bergamasche,
un salutone,
Ennio.
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Re: Agaricus sez Arvenses
Ciao Ennio si si, non mettevo certo in discussione la specie come tenuivolvatus, ma al max i toni biancastri leggendo che il giallo lo possono assumere anche senza manipolazione se non error, come dire che i toni variano.