Oltre il micro !
Inviato: mar 19 gen 2016, 19:07
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La fotografia, nel mondo del estremamente piccolo, è il connubio di due aspetti fra loro molto diversi ma, nello stesso tempo, complementari.
Il primo aspetto, fondamentale, è utilizzare lo strumento adatto allo scopo, il secondo, altrettanto importante, è impiegare la tecnica giusta e che riesce a mettere in evidenza la caratteristica che vogliamo evidenziare.
"Guarda che così non ti capisce nessuno ! Spiegati meglio !"
Facciamo allora un esempio: andiamo in cucina e prendiamo uno spicchio di aglio.
Mentre la moglie guarda preoccupata, strappiamo una pellicina dal bulbo, una di quelle esterne.
Ammettiamo ora che questa pellicina sia lo scopo della nostra ricerca: certo possiamo fotografarla, più o meno ingrandita, ma a parte cellule morte e fibre di vecchi vasi, troveremo ben poco di interessante e questo anche se utilizziamo un sia pur ottimo microscopio.
Quello che possiamo osservare è che le cellule ora sono tutte devitalizzate, non vi è più il nucleo, ne gli altri organelli tipici della vita, ma, al contrario, si notano le pareti cellulari ora molto inspessite per depositi di cellulosa e lignina e, in molte cellule, la formazione di depositi di materiale di scarto.
"Ed allora, cosa hai dimostrato ? Io non ho ancora capito nulla !"
Certo, infatti abbiamo usato lo strumento giusto, ma manca ancora la tecnica adatta per vedere ciò che la Natura ci nasconde.
Allora, proviamo ad usare, al posto della luce solita, una luce polarizzata:
Lo strumento è lo stesso, ma questa volta una tecnica mirata allo scopo ci fa vedere che dentro la cellula vi sono tanti piccoli cristalli birifrangenti. La polarizzazione, mediante opportune misurazioni ed indagini, mette così in evidenza la reale natura di questi depositi: cristalli di ossalato di calcio.
(Continua)
La fotografia, nel mondo del estremamente piccolo, è il connubio di due aspetti fra loro molto diversi ma, nello stesso tempo, complementari.
Il primo aspetto, fondamentale, è utilizzare lo strumento adatto allo scopo, il secondo, altrettanto importante, è impiegare la tecnica giusta e che riesce a mettere in evidenza la caratteristica che vogliamo evidenziare.
"Guarda che così non ti capisce nessuno ! Spiegati meglio !"
Facciamo allora un esempio: andiamo in cucina e prendiamo uno spicchio di aglio.
Mentre la moglie guarda preoccupata, strappiamo una pellicina dal bulbo, una di quelle esterne.
Ammettiamo ora che questa pellicina sia lo scopo della nostra ricerca: certo possiamo fotografarla, più o meno ingrandita, ma a parte cellule morte e fibre di vecchi vasi, troveremo ben poco di interessante e questo anche se utilizziamo un sia pur ottimo microscopio.
Quello che possiamo osservare è che le cellule ora sono tutte devitalizzate, non vi è più il nucleo, ne gli altri organelli tipici della vita, ma, al contrario, si notano le pareti cellulari ora molto inspessite per depositi di cellulosa e lignina e, in molte cellule, la formazione di depositi di materiale di scarto.
"Ed allora, cosa hai dimostrato ? Io non ho ancora capito nulla !"
Certo, infatti abbiamo usato lo strumento giusto, ma manca ancora la tecnica adatta per vedere ciò che la Natura ci nasconde.
Allora, proviamo ad usare, al posto della luce solita, una luce polarizzata:
Lo strumento è lo stesso, ma questa volta una tecnica mirata allo scopo ci fa vedere che dentro la cellula vi sono tanti piccoli cristalli birifrangenti. La polarizzazione, mediante opportune misurazioni ed indagini, mette così in evidenza la reale natura di questi depositi: cristalli di ossalato di calcio.
(Continua)