...quattro passi...quattro Boleti....

Escursioni micologiche: descrizione dei funghi ritrovati.
fabiophorus
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Messaggio da fabiophorus »

Ciao! :)

nel pomeriggio ho fatto una breve e tranquilla passeggiata con tutta la famiglia, ci siamo soffermati a giocare con le bambine e Molly in un bello spiazzo, in prossimità di un laghetto, tra Cerri, Aceri di monte e Carpini...e di quando in quando ci capitava di imbatterci in qualche bel boleto grassoccio...:

:arrow: Boletus aestivalis/reticulatus (ma ora, dei due, qual'è il nome che va più di moda? :? )
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da fabiophorus »

:) Boletus aestivalis/reticulatus
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

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:arrow: Boletus radicans
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

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:arrow: Boletus radicans
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da fabiophorus »

:arrow: Boletus queletii
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da fabiophorus »

:D Boletus luridus (Foto di Eleonora :wub: )
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gambr
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da gambr »

fabiophorus ha scritto:Boletus aestivalis/reticulatus (ma ora, dei due, qual'è il nome che va più di moda? :? )
A me sinceramente sembrano degli aereus :)

Ciao
Gianni
fabiophorus
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da fabiophorus »

gambr ha scritto:
fabiophorus ha scritto:Boletus aestivalis/reticulatus (ma ora, dei due, qual'è il nome che va più di moda? :? )
A me sinceramente sembrano degli aereus :)

Ciao
Gianni

:lol: :lol: :lol:

...i Porcini invogliano sempre a tentare un qualche forum-scherzetto!... :lol: ...speravo di riuscire ad attirare la Vostra attenzione più sulla domanda a proposito del nome specifico, che non sull'immagine! :lol: ( ma ahimè ActaFungorum e i suoi partecipanti, Gianni in questo caso, hanno una marcia in più!...ormai si sà :D ...e avanti tutta con la modestia...ih..ih...)...ma sempre i medesimi Porcini invogliano alla discussione proficua...quindi vado a chiederVi: perchè nelle immagini 'vedete' dei Boletus aereus e non dei Boletus aestivalis scuri?

Vi saluto Porcinamente! :)
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da mykol »

il colore bronzo scuro con le tipiche decorazioni, il colore del reticolo ed i pori bianco candido.

Per quanto riguarda il nome "dell'altro" direi aestivalis.
fabiophorus
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da fabiophorus »

:) Mycol...sintesi perfetta delle caratteristiche salienti di Boletus aereus, mi sentirei di aggiungerne un'altra (non apprezzabile dalle immagini): noto sempre in B.aereus una maggiore compatezza della carne ed un maggior 'peso', mentre trovo B.aestivalis meno compatto e più leggero, condividete anche Voi questa sensazione?

invece riguardo al nome specifico, tra aestivalis e reticulatus, non so se ci avete fatto caso, io solo alcuni mesi fa, ma indexfungorum riporta questo (non che indexfungorum sia sempre un sacro riferimento, solo per cercare di capire):
Current Name:
Boletus reticulatus Schaeff., Fung. Bavar. Palat. 4: 78 (1774)

Synonymy:
Boletus aestivalis (Paulet) Fr., Epicr. syst. mycol. (Upsaliae): 422 (1838)
Boletus edulis f. reticulatus (Schaeff.) Vassilkov, Bekyi Grib: 18 (1966)
Boletus edulis subsp. reticulatus (Schaeff.) Konrad & Maubl., Icon. Select. Fung. 4(fasc. 2): pl. 398 (1926)
Boletus reticulatus Schaeff., Fung. Bavar. Palat. 2: 108 (1763)
Tubiporus aestivalis Paulet, Traité sur les Champignons Comestibles (Paris): 371 (1793)


Stinkhorn
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da Stinkhorn »

Ciao Fabio, sono di ipercorsa (vado al lavoro)... ma letto così aestivalis è sanzionato da Fries, e quindi avrebbe la precedenza... :)

:bye. Matte
Agaricus
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da Agaricus »

Caro Fabio,
trattandosi di Boletus e non di Agaricus rischio molto, ma la foto n.4 mi ricorda molto B. pulchrotinctus, un salutone,
Ennio.
gambr
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da gambr »

Per le altre determinazioni io invece concordo con Febio e Eleonora :wub:

Ciao
Gianni
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da mykol »

sono di ... stracorsa anch'io, ma un brevissimo cenno su pulchrotinctus. Per dire il mio parere avrei bisogno che descrivessi esattamente il colore della cuticola e, se possibile, anche dello strato di carne sottostante (pochi mm facendo una sezione del cappello) e se sul gambo c'è o no un reticolo anche se concolore, particolari che dalla foto non si notano, ma che sono indispensabili per la determinazione.

A dopo cena ... sempre che la connessione internet funzioni (è tutto il giorno che non va ...)
fabiophorus
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da fabiophorus »

Ciao a tutti! :)

...per quanto riguarda i due Boleti della foto 4 raccogliendoli in mezzo agli altri radicatus della foto precedente non mi pareva vi fossero difficoltà di determinazione: tubuli e pori gialli, gambo giallo, privo di reticolo (carattere assai spesso osservabile in B.radicatus ), odore di colla-vinavil e sapore della carne amarissimo; il colore della superficie pileica sembra un po anomalo, ma non vorrei che fosse dovuto ad alterazioni cromatiche dovute alla macchina fotografica, provo ad aggiustare un poco l'immagine e Ve la ripropongo, così mi dite cosa ne pensate
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da Stinkhorn »

Ciao Fabio, radicans. Solo una dominante lilacina nella prima foto, questa è più bilanciata! ;)

:bye: Matte
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da mykol »

se è così pulchrotinctus non c'entra nulla. Esso è caratterizzato da cuticola color caffelatte con bordo ciclamino, carne sottocuticolare ciclamino per circa mezzo cm. o meno, gambo giallo con reticolo concolore o rosa ciclamino a zone ed è anche un buon commestibile da cotto, nonostante ogni tanto si legga che è velenoso.
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da Agaricus »

ok Fabio,
era solo un dubbio, chiarito bene, ma certo che alle volte il web falsa la realtà e allora nascono dubbi e perplessità,
un caro saluto,
Ennio.
gambr
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da gambr »

mykol ha scritto:ed è anche un buon commestibile da cotto, nonostante ogni tanto si legga che è velenoso.
Questa non la sapevo. Scusa hai per caso qualche riferimento?
Chissà se Claudio ci legge e vuole dirci la sua ...

Ciao
Gianni
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da mykol »

ho un riferimento ... pratico !

Un mio amico, commerciante di vino e gran raccoglitore e conoscitore dei "suoi" funghi usava invitare i suoi clienti (quasi tutti di Milano) e relativi famigliari, una volta l'anno, alla domenica (dalla primavera all'autunno), a pranzare da lui. Allestiva una lunga tavolata con 15-20 persone ed i figli e la moglie cucinavano, mentre lui (sovente assieme a me) se ne andava per funghi.
Il "piatto forte" era sempre costituito da funghi, che lui raccoglieva praticamente nel corso di quasi tutto l'anno.
Tra di essi spiccavano il marzuolus, le russule, l'Amanita ovoidea, il Tricholoma portentosum, i Cantharellus (sopratutto il lutescens che raccoglieva in grande quantità per il sugo), i Tricholomi, ma la parte del leone la facevano i boleti a pori rossi e precisamente il luridus che raccoglieva nei noccioleti ed il pulchrotinctus (che allora non aveva ancora nome) ed il torosus che trovava nei boschi xero-termofili, calcarei, a quercia ed orniello delle Langhe, nei mesi di agosto e settembre.

Ovviamente prima ne sperimentava la commestibilità per lunghi periodi su se stesso e poi sui membri della sua famiglia e quando se ne era accertato, li distribuiva ai clienti (alla cui salute e sopravvivenza teneva per ovvie ragioni). In quegli anni nel mese di agosto pioveva quasi sempre e quindi all'inizio di settembre c'era l'esplosione dei boleti a pori rossi.

Poi furono descritti da Ubaldi (se ben ricordo) B. cicognani (non validamente) e da Alessio B. pulchrotinctus.

C'era il dubbio della loro sinonimia. Uno dei caratteri in discussione era la presenza di uno strato di carne del cappello, immediatamente sotto la cuticola, che io avevo notato essere di colore rosa-ciclamino come il bordo del cappello.
Così, un pomeriggio, seduto di fronte a lui, lo vidi tagliare più di un migliaio (li contai !) di pulchrotinctus (alla rinfusa, occupavano tutto il fondo di un furgoncino Fiat Duna per uno spessore di una quarantina di centimetri) che in mattinata aveva raccolto in un bosco delle Langhe aiutato dalla famiglia di un contadino dal quale tutti gli anni acquistava il vino.
Posso dirvi che tutti gli esemplari (sia con il reticolo sul gambo interamente giallo che parzialmente colorato di rosa-ciclamino) presentavano lo strato di carne sottocuticolare interamente ciclamino per tutto il cappello, anche al centro dove la cuticola è di colore biancastro o caffelatte molto pallido.

Ovviamente furono, a tempo debito, tutti mangiati con gran soddisfazione dai suoi clienti !

Una volta però, volle strafare. Provò a mangiare il pulchrotinctus crudo e ne ebbe disturbi vari di natura gastro intestinale.

Quindi posso dire di avere una ottima conoscenza di questa specie che per molti anni ebbi occasione di osservare in gran quantità.
Poi il clima iniziò a cambiare, le piogge del mese di agosto furono sostituite dal vento ed i boleti a pori rossi divennero un lontano ricordo ...
E così mi decisi a studiare le helvelle e le pezize che in primavera e nel tardo autunno crescevano ancora abbondanti.

Dimenticavo: non posso escludere che tra i pulchrotinctus finisse anche, di tanto in tanto, qualche lupinus che cresceva frammisto ai primi, anch'esso assai numeroso.
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da mfilippa »

Ciao Fabio, sono di ipercorsa (vado al lavoro)... ma letto così aestivalis è sanzionato da Fries, e quindi avrebbe la precedenza...
Il Codice Internazionale di Nomenclatura Botanica dice che sono sanzionati (art. 13.1 lettera d)...

(d) FUNGI (inclusi myxomiceti e funghi formanti licheni), 1 maggio 1753 (Linnaeus, Species plantarum, ed. 1). I nomi delle Uredinales, Ustilaginales, e Gasteromycetes (s. l.) adottati da Persoon (Synopsis methodica fungorum, 31 dicembre 1801) ed i nomi di altri funghi (esclusi i myxomiceti) adottati da Fries (Systema mycologicum, vol. da 1 (1 gennaio 1821) a 3, con l'Index addizionale (1832), e l'Elenchus fungorum, vol. 1-2), sono sanzionati (vedi Art. 15). Ai fini nomenclaturali i nomi dati ai licheni dovranno essere considerati applicati al loro componente fungino.

i nomi adottati da Fries nel Systema con il suo Index e nell'Elenchus. Le altre opere di Fries NON SONO sanzionanti.
Ho già notato che l'Index usa Boletus reticulatus e non aestivalis, non ho ancora approfondito. Bisognerebbe vedere perchè si passò da reticulatus a aestivalis.
Comunque... mi ripeto: Boletus reticulatus è un nome di Schaeffer e l'opera dello Schaeffer, splendida, è inspiegabilmente negletta da molti micologi.
Per la gioia di Carlo vado alla ricerca della tavola di Schaeffer.

Confermo a mio avviso le determinazioni di Boletus aereus e Boletus radicans, senza dubbio.
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da mfilippa »

Tavola 108 di Schaeffer, Fungorum qui in Bavaria et Palatinatu... vol. II, nome pubblicato nel 1774 sul vol. IV: Boletus reticulatus. Qualche dubbio? :D
sniff... sniff... vespaio... sento odore di VESPAIO... heheheh :D
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da mfilippa »

Ulteriore controllo sul Systema Mycologicum, dove Fries considera che la tavola di Schaeffer rappresenti un Boletus edulis screpolato per il secco "jove siccus diffractus (B. reticulatus Schaeff)", noi sappiamo ora (anche da studi molecolari) che le due specie sono diversa, forse B. reticulatus non c'è o è raro in Svezia... invece Boletus aestivalis ptroprio non c'é.
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da Ripartites »

... sono stato chiamato in causa ... ed eccomi quà (sono Claudio ....) ... anche se haimè, temo di deludervi.

Per quanto riguarda il pulchrotinctus ... non l'ho mai trovato in habitat e nemmeno visto alle mostre della mia Regione, ma solo in fotografia, probabilmente perchè dal Po in su non cresce, per cui non ho esperienza diretta e non conosco persone che lo consumano regolarmente ... ma non l'ho nemmeno mai travato citato nelle molte "cose" che ho letto di micotossicologia, come specie responsabile di intossicazioni provate o almeno pubblicate in riviste di un certo credito internazionale (è vero, molti testi o articoli da "bollettino parrocchiale" lo riportano come tossico ... senza citare però alcun riferimento bibliografico o da dove derivi tale affermazione!). In verità, non l'ho nemmeno mai trovato tra l'elenco delle specie commestibili provate ....

Perciò prendo atto di quanto riportato quì in questo post, ma rimango della mia .... e cioè che i Boletus della sezione "Luridi" (intesa in senso stretto, cioè di quei boleti a pori rossi con reticolo più o meno rosso a seconda della specie e del grado di maturazione ... escludendo quindi gli Erytrophodes ....) sono da considerare tutti potenzialmente velenosi o perlomeno sospetti di esserlo. E' provato, infatti, che B. satanas è specie velenosa che ha provocato sindrome gastrointestinale in molte persone che l'hanno consumato, che B. luridus e B. torosus sono stati responsabili di sindrome coprinica in molti casi anche se cotti a lungo o di casi di sindrome gastrointestinale se non sufficientemente cotti per il contenuto in tossine termolabili (ma queto dato è noto da tempo). Che Boletus rubrosanguineus ha provocato sindrome gastroenterica (con sintomi anche di soffoccamento) anche se cotto a lungo in un socio di un gruppo micolgico delle mie parti ... che lo ha consumato per scommessa (sig!) (ndr).

E' vero anche che alcune persone consumano regolarmente B. luridus, torosus e anche satanas (sooprattutto in Francia, ma anche in Italia) dopo averli cotti a lungo e non è mai successo nulla ... a sentir loro. Bene, che continuino a farlo se credono ... ma non si fidino mai a regalarli a qualcuno, o a preparali per alcuno .... chè tra loro potrebbero esserci persone alle quali potrebbero far molto male e che se sopravviveranno ... molto probabilmente chiederanno loro i danni.

Chi firma e certifica, come me, la commestibilità di una specie fungina ... state pur certi che mai sottoscriverebbe quella per un pulchrotinctus e per nessun boleto della sezione Luridi .... chi chiacchera solo, senza firmare, lo farebbe ... anzi, lo fa, purtroppo, giustificando il tutto con la solita frase degli stolti: "A me non ha mai fatto male, quindi ....".

Nel racconto del tizio che consuma per se da anni il pulchrotinctus, non è riferito come avvenga la preparazione. Se per caso si fosse seguita la ricetta della "nonna", quella che ha "parato il culetto" per secoli a molte persone che consumavano funghi per nutrirsi e non per moda, e cioè di far bollire per una decina di minuti tutti i tipi di funghi e di buttar via successivamente l'acqua dove sono stati bolliti e successivamente terminati di cuocere per un'altra oretta ... beh, non mi stupirei che in questo modo potrebbero diventare commestibili probabilmente un gran numero di funghi tossici (poichè non sempre, ma nella maggior parte dei casi, si trattrebbe di tossine termostabili ma idrosolubili e quindi eliminabili in gran parte con la scolatura dell'acqua di vegetazione).

Rimango comunque della convinzione che la commestibilità di un fungo debba derivare da una larga tradizione di consumo, sia neglì anni che in luoghi diversi di raccolta e senza aver mai provocato problemi di sorta (a meno di individui intolleranti, idiosincrasici o allergici, o per averlo consumato in quantità esagerate o frequenti, o per averlo consumato avariato o crudo od in persone affette da patologie all'apparato gastroenterico o agli organi emuntori).

Concluderei, che il racconto di un tizio che consuma B. pulchrotinctus da anni non debba in nessun luogo autorizzare nessuno a fare la stessa cosa e nemmeno a provarci.

Un caro saluto a tutti.
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da mykol »

che si debba consumare B. pulchrotinctus non so chi l'abbia detto, io no. Ho solo riferito di un fatto al quale ho assitito e di avvenimenti di cui sono a diretta conoscenza, cioè che almeno QUALCHE CENTINAIO DI PERSONE l'ha consumato ( a sua insaputa) SENZA PROBLEMI PARTICOLARI (con molta probabilità con molti meno problemi di chi consuma i porcini). Ho anche detto che CONSUMATO CRUDO ha causato una serie di disturbi (comunque di non grande entità in quanto non hanno richiesto ricovero ospedaliero). Avendo detto che da crudo è velenoso, credevo che fosse ovvio che veniva mangiato cotto. Chiarito questo, sul resto concordo, anzi sono molto più restrittivo.
Non consiglio a nessuno di mangiare funghi e dico a tutti che nella migliore delle ipotesi essi sono MOLTO INDIGESTI e che ben poco si sa su possibili intossicazioni o danni causati da un loro prolungato ed abituale consumo. Anch'io sono perito micologo e quando devo controllare funghi portati da privati citatdini, dopo aver detto loro se sono commestibili o meno (cioè se sono compresi o meno nell'elenco dei funghi commerciabili) cerco in tutti i modi di fargliene mangiare il meno possibile.

Conosco parecchie persone (me compreso) che sono sensibili (nel senso che il consumo causa loro diveri problemi di varia entità) ai porcini, sicuramente più di quanti ne conosca che siano sensibili al consumo di altri funghi (anche boleti a pori rossi).

Vorrei ancora far notare che il fatto che una specie di funghi sia compresa o meno nell'elenco dei funghi commerciabili non ne determina automaticamente la commestibilita o la non commestibilità.
Basterebbe pensare al Tricholoma equestre, alla Clitocybe nebularis ed a quante intossicazioni e disturbi vari abbia causato il consumo dei porcini.

Quindi che sia chiaro a tutti: meno funghi mangiate (compresi anche quelli inseriti nell'elenco dei funghi commerciabili) meglio è per voi !
fabiophorus
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da fabiophorus »

Ciao a tutti! riporto un brano, sulla questione reticulatus/aestivalis, tratto da "Il Porcino", di Carlo Luciano Alessio (Edagricole, 1984), dove lo presenta come Boletus reticulatus:
Note tassonomiche:
il problema relativo al nome da attribuire al boleto qui in esame è assai complesso e suscettibile d'una soluzione che non sempre viene accolta da tutti in maniera univoca e incontrovertibile. Vediamo di esaminare la questione, cercando di districare la matassa piuttosto ingarbugliata che si è venuta via via formando.
Boletus reticulatus ha ricevuto questo nome nel 1763 da Schaeffer che, come abbiamo già visto, fu pure il primo Autore ad illustrare e descrivere B.edulis, sia pure denominandolo altrimenti (Boletus bulbosus). La Tavola n° 108 che egli dedicò al porcino ora in argomento lo presenta in maniera inequivocabile, nel suo aspetto più consueto, cioè con le screpolature sul cappello attraverso le quali si intravede la sottostante polpa bianca ed un bel reticolo scuro sul gambo già a fondo ben colorito....
....Schaeffer diede pure una seconda illustrazione (Tav. N° 136) di questo porcino però sotto il nome di bulbosus (= edulis) anche se come sua varietà. come già abbiamo fatto cenno nelle note tassonomiche riferite a B.edulis, pensiamo che tra tale varietà e B.reticulatus non vi siano differenze (come si può rilevare dalle rispettive rappresentazioni) e che pertanto le due tavole, N° 108 e N° 136, vadano viste entrambe come espressioni figurative delo stesso fungo.
per le regole nomenclatoriali vigenti che, come è noto, riconducono al 1821 come prima data per il riconoscimento tassonomico di molti funghi fra i quali i boleti, il nome dello Schaeffer di per sè non è valido in quanto pubblicato anteriormente e necessita quindi di ulteriore conferma legittimante. Ora il Fries che pure si occupò a fondo di boleti non accoglie in alcun suo lavoro B.reticulatus come specie a se stante, ma lo vede semplicemente come forma ecologica irrilevente di B.edulis, di cui secondo lui costituisce un aspetto dovuto al tempo secco. solo in un tempo successivo (per la verità oltre un secolo dopo la sua crezione) l'appellativo di Schaeffer trovò una citazione convalidante da parte di Boudier che lo descrisse e soprattutto raffigurò in modo ineccepibile. Fries dal canto suo indicò in alcuni suoi lavori un Boletus aestivalis da che alcuni è fatto uguale a B.reticulatus benchè tale sinonimia sia stata e sia tuttora argomento di accese discussioni. Infatti se B.aestivalis fose identico a B.reticulatus il primo dovrebbe avere evidentemente la proprietà di specie ed in tale guisa si comporta una parte della dottrina micologica anche ai giorni nostri. Ma in effetti tale identità è tutt'altro che sicura, anzi a modo di vedere di molti, noi compresi, addirittura inesistente...
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da Artù »

Mi fa piacere che molti si sia espressi sulla questione pulchrotinctus.

Uno dei miei tanti errori quando iniziavo la mia carriera di medico e ahimè di micofilo fu quello di non pubblicare l'intossicazione certa da parte di pulchrotinctus relativa a 15 (se nn ricordo male) turisti in vacanza ad Alimini in altri epriodi a lecce ad agosto pioveva facendo spersi temporali soprattutto sul litorale mentre nel resto del salento le temperature africane imperavano, a distanza di 10-15 giorni nelle leccete c'era un esplosione di pulchortinctus.

I turisti lo consumarono in tutti i modi con le tagliatelle la mattina nessun disturbo ma la sera ebbero la geniale idea di amngiarli arrostiti vorrei raccontarvi la scena che si presentò in pieno agosto al pronto soccorso con bagnanti in bikini che dicevano di stare male per aver mangiato funghi! Comunque sia stettero male tutti tranne una bambina che nn ne aveva mangiati, ma stette male non solo chi li aveva mangiati arrostiti e qundi poco cotti bensì anche che li aveva rimanguiati con le tagliatelle (raggiunta la dose tossica)

Ho anche una esperienza personale diretta di intossicazione da pulchrotinctus (all'epoca era considerato commestibile!) nonostante la cottura "a pignata" fatta da mia madre per un ora e mezzo ebbi l'ardire di assaggiarne un pezzettino prima di andare a dormire ho sperimentato l'intossicazione gastro intestinale refrattaria a terapia medica (nel senso di sintomatici x l'emesi) e caratterizzata da episodi di ipermesi con cadenza regolare e culminata con una modesta grastropatia emorragica.

In questi casi l'emesi così prolungata e in alcuni soggetti può essere particolarmente grave causando una sindrome di Mallory-Weiss che nonostante quanto riportato in letteratura può essere mortale o comportare una gastrectomia d'urgenza.

A me nn è successo :P
mfilippa
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da mfilippa »

Riguardo al nome per Boletus reticulatus/aestivalis, le note di Alessio sono molto interessanti; attualmente però la situazione è cambiata, nel senso che il punto di partenza nomenclaturale non è più il 1821 come riportava Alessio ma è il 1753 (Species Plantarum di Linneo) per cui la pubblicazione di Schaeffer non ha bisogno di essere ripresa da nessuno per avere validità e quindi tutte le specie descritte da Schaeffer si considerano validamente pubblicate. Puntualizzo (come già accennato) che la valida pubblicazione dei nomi di Schaeffer si è compiuta solo con il quarto volume della sua opera, che risale al 1774, anche se la maggior parte delle tavole erano comparse anni prima nei vol. 1-2-3. Questo perché solo nel quarto volume Schaeffer utilizzò come nomi le combinazioni latine genere-epiteto, prima dava solo un numero d'ordine alle specie in seno ai diversi generi, cosa che non costituisce una valida pubblicazione.
Quindi salvo elementi non ancora esaminati, sarebbe più corretto tornare a B. reticulatus.
fabiophorus
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da fabiophorus »

:D ...Mario...sarei come dire...molto curioso di vedere anche la Tavola n° 136...ehmm...saresti così gentile.... :oops:

:D
mfilippa
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Re: ...quattro passi...quattro Boleti....

Messaggio da mfilippa »

hehehe
Fabiophorus non essere timido, chiedi pure liberamente...! Al limite se non posso ti dico di no! :)

Voilà!
Schaeffer, Fungorum qui in Bavaria... vol. II tav. 136 :o [NB in realtà 135, vedi dopo]
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