Ma io avevo inteso che il lattice diviene giallo....(Mea culpa)
Se così non è allora si va su zonarius-acerrimus separabili da piccole differenze e da bisporia del secondo.
Visto il portamento, l'aspetto del cappello, le lamelle (apparentemente non anastomosate) ed il loro colore, direi che si tratta di L. zonarius e non di L. acerrimus.
Il secondo ha di solito un aspetto più irregolare ed asimmetrico, gambo corto ed incurvato, lamelle anastomosate e di colore diverso, con sfumature rosate.
Naturalmente la verifica micro dei basidi eliminerebbe ogni eventuale dubbio.
Daniele
Ciao a tutti,
non è il mio campo specifico, ma vorrei contribuire ugualmente (eventualmente "bannatemi"), con questa mia raccolta di Lactarius zonarius in bosco termofilo misto,
Ennio.
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nei boschi del Monferrato che tu muscario ben conosci, cresce un "acerrimus" tetrasporico, o se meglio preferite, uno zonarius con "habitus" da acerrimus ...
Non so se tra le due specie esistono altre differenze micro, ma se l'unica è data dai basidi bisporici sento .... puzza di bruciato !
ciao Giorgio,
in effetti potrebbe sembrare, ma le lamelle erano bianche e non cerma-rosate come mi sembra siano in acerrimus,
ti allego anche una foto della var. scrobipes, sempre per confronto,
a risentirci,
Ennio.
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Ciao,
io vedo solamente foto di Lactarius zonarius ma l'acerrimus tetrasporico sarebbe intrigante sempre se come anticipato non puzzi di bruciato
Moscardino
l'acerrimus (bisporico) l'ho trovato solo una volta nei boschi di Monteu Roero (zona dei Roeri, al confine delle provincie di Asti, Cuneo e Torino) in boschi di quercia. In altre zone del Monferrato e delle Langhe, di solito sempre sotto quercia, trovo saltuariamente un lattario macroscopicamente simile all'acerrimus (piccolo, sovente malformato, con le lamelle molto irregolarmente anastomosate, ecc..) ma con basidi tetrasporici ed, ovviamente spore più piccole che potrebbero corrispondere a quelle dello zonarius.
Che l'acerrimus possa essere solo una forma bisporica dello zonarius (o lo zonarius una forma tetrasporica dell'acerrimus) ?
si, è abbastanza "regolare", poi è sufficiente guardare i basidi (e misurare le spore).
Ma l'acerrimus per cosa si distingue dallo zonarius ? Per quanto ricordo per i basidi bisporici, le spore più grandi e le lamelle assai irregolari ed anastomosate.
Se è così, e dato che effettivamente esiste un suo sosia tetrasporico con tutte le forme di transizione verso lo "zonarius", gli unici caratteri distintivi sarebbero i basidi bisporici e le spore più grandi, che però a ben vedere costituiscono un unico carattere (l'uno è la diretta conseguenza dell'altro !). A questo punto avremmo una specie che differisce da un'altra per un unico carattere ! Ha senso ?
(Scusate, elucubrazioni mattutine di uno che vedendo il gelo dalla finestra e non avendo voglia di uscire ad affrontarlo, cerca di tirarla per le lunghe ...)
Credo che la separazione tra le due specie sia molto più confortata da elementi rispetto a tanti altri casi discussi.
Per intanto il fatto che sia l'unica specie bisporica in Europa non credo che sia di poco conto...Fatto questo che poi produce le spore più grandi del Genere.
Le altre piccole differenze con l'esperienza ed i ripetuti ritrovamenti non sono da sottostimare. Vero che alcune volte anche zonarius presenta lamelle anastomosate e riflessi carnicini...
Ma attenzione: le due specie hanno colore di sporata diversa! Appena nè avete l'occasione provate un confronto diretto.
In ultimo la Signora dei Lattari evidenzia una caulo diversa in sommità e devo dire che questo particolare l'ho potuto personalmente tastare. Saluti
se le cose stanno così, il discorso cambia. Ma allora il suo sosia è solo uno zonarius nato male ?
Certo che alla prossima occasione dovrò studiarlo meglio !